Una scrittura semplice, veloce che, attraversando 50 anni della storia di Casoria, ci racconta la vita di Francesco che non può prescindere dall’ambiente in cui si è sviluppata.
Una famiglia povera non diversa da molte altre in quei tempi, in quei luoghi, una famiglia che presto si disgrega abbandonando il protagonista fra le braccia prima di aguzzini, poi di camorristi, addirittura di suore che ben amalgamate all’ambiente e alla mentalità di degrado in cui è costretto a vivere, rendono ancora più pesante una quotidianità già oltremodo greve per un bambino della sua età.